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Tommaso Fiorini, architetto

«Attraverso i suoi personaggi sfaccettati, l’autore offre un racconto-testimonianza manifestamente ticinese: con l’aiuto di Maurizio, l’amico regista di Andrea e in fondo il vero seppur discreto protagonista della storia, descrive la loro piccola comunità, circoscritta da ricordi comuni, avvenimenti e miti federatori e costellata da oggetti simbolici, quasi religiosi.

A questo mondo dei ricordi sembra contrapporsi una fisicità quasi “anatomica” che s’impone man mano quale linguaggio comune, quale mezzo di comprensione reciproca e di condivisione; ed è proprio, all’immagine di Andrea, abbandonandosi alla memoria delle proprie ferite e alle proprie passioni che tutti giungeranno a una maturazione.» 

 

Foto: Ralph Heksch