Ritorna

Rocco Albanese, Officine corsare Torino

L'arbitro arcobaleno è anzitutto un bel libro: un romanzo di formazione per così dire retrospettivo, che racconta il motivo del "ritorno" - verso la dimensione della "casa", verso un sempre necessario confronto con sé stessi - con due tempi dell'azione e due diversi narratori. L'avvicendarsi di questa struttura narrativa "doppia" trasporta il lettore nella storia di Andrea. Una storia corale di tanti personaggi ben caratterizzati e capaci di animare un paesaggio oscillante tra la complessa intimità del paese natìo e la voglia di scoperta e comunità che si può respirare nella città.

È in questa cornice che l'autore ci regala un racconto che ha a che fare con un tabù, qual è l'ingombrante presenza dell'omofobia nel mondo del calcio. Il tema principale che emerge dal romanzo è però "soltanto" l'occasione per lanciare messaggi più profondi. Così, è giusto riconoscere che la passione per il corpo umano - per la bellezza dei corpi che comunicano tramite lo sport, oltre lo sport, negli spazi di cui architettura e urbanistica si prendono cura - travalica i ruoli e gli stereotipi di genere. È bene sapere che è ormai possibile abbandonare quei ruoli e quegli stereotipi, che la nostra cultura machista ha costruito in così tanto tempo e con così tanta violenza.
Se questo è vero, anche l'arbitro e l'allenatore possono liberarsi dei loro tradizionali panni patriarcali e gerarchici per indossare un vestito arcobaleno, ispirato al riconoscimento reciproco e alla cura della dimensione "pedagogica" che vi è nelle relazioni umane.
 
Rocco Albanese
Animatore presso Officine corsare a Torino
Officine corsare Torino