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Roberta Vanina

«Più avanzavo nella lettura e più Andrea mi sembrava quasi di conoscerlo. Avrebbe potuto essere uno sportivo, un calciatore qualunque. L'autore l'ha però trasformato in un messaggero di valori e di principi sani che dovrebbero regolare ogni ambiente dove si pratica dello sport con la S maiuscola. Purtroppo sappiamo che non è così. Quanti "Andrea" hanno dovuto e devono tutt'ora subire le prese in giro e le cattiverie di compagni e allenatori.»