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L'illusione dell'esport

Giochi_elettronici

Gli sport elettronici faranno la loro comparsa come nuova disciplina in occasione dei Giochi asiatici del 2022. La notizia stupisce solo quegli sportivi un po` retrogradi come D’Artagnan. Infatti, sembra che la pratica dei videogiochi a livello competitivo sia diventata una passione che coinvolge un numero spropositato di adepti.

L’esport (dall’inglese electronic sport) ha numerosi generi che spaziano dai giochi strategici in tempo reale, ai giochi di combattimento (picchiaduro, sparatutto in prima persona) fino ai giochi sportivi come FIFA e Madden Football. La loro pratica agonistica si svolge a livello amatoriale e professionistico nel quadro di campionati e tornei che si declinano sia online che dal vivo. I tornei live sono organizzati come qualunque altro evento sportivo, con arbitri e commentatori, mentre le fasi di qualifica si tengono spesso tramite piattaforme online.

Ma l’esport è uno sport vero e proprio? D’Artagnan è tentato di rispondere con un secco no, senonché gli appassionati controbattono affermando che queste prove al computer richiedono una buona coordinazione mano-occhi, rapidità di reazione, resistenza e senso tattico. I migliori svolgono fino a 300 azioni al minuto elevando il multitasking a una dimensione irraggiungibile alle donne più iperattive.

A questo punto D’Artagnan si toglie dall’impaccio adottando una posizione che sembra una sfumatura ma non lo è: l’esport è una disciplina mentale da paragonare agli scacchi. Potrà diventare uno sport a tutti gli effetti quando si doterà di una componente motoria nel mondo reale. Per ora a D’Artagnan sembra un’illusione digitale.

13 Maggio 2017

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