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Carlo Bertolini, già arbitro internazionale e capo degli arbitri d’élite svizzeri

«Un racconto che, passo dopo passo, ti permette di rivedere questa o quella situazione di un tempo passato ma mai dimenticato. Con una certa dose di nostalgia rivivi quell’ambiente che gira attorno al pallone che per forza, e per fortuna, il tempo sembra non scalfire. Lo sport è soprattutto questo; quello della base, lontano dai grandi riflettori, dall’esasperazione finanziaria e dove i valori, umani in primis, sanno ancora ritagliarsi qua e là qualche spazio. L’augurio che questa lettura possa essere un mezzo che permetta di meglio comprendere e accettare i differenti ruoli che rincorrono un pallone su di un rettangolo da gioco – allenatore, giocatore e arbitro, con pregi e difetti, sono essere umani prima di essere sportivi!»